Il sonno dell’anima viaggia in autostrada con finestrino abbassato e il sole che scende dall’altra parte del mondo che resta un ricordo per una manciata di ore infinite.
Si sente il cielo tremare sotto l’acceleratore fisso e rombante dell’auto lontana di una ventina di anni fa.
E la macchina canta silenziosa, il deserto del nulla saluta se stesso piangendo di allegria nel trovare qualcuno con cui specchiarsi, specchiare la sua anima di ragnatele e pioggia e gocce di cielo nero con la luna.
Un ragno lento e giocoso guarda il nulla mentre sorseggia il sangue di una mosca nuda.
Siamo tutti in autostrada per sempre, e nessuno si muove e tutti andiamo in un posto dove siamo già. E ridiamo felici di questa cosa assurda e pungente come il sole cocente come il limone e il sale come il cielo del mattino e siamo senza niente, tutti coi nostri occhi uguali e infinitamente diversi. Sempre noi. Sempre Noi.